Uno dei documenti più importanti che un cittadino straniero dovrà procurarsi per entrare nel nostro paese è il visto. Questo documento, rilasciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, legittima l’ingresso e il soggiorno in Italia. La sua rilascio è regolato da diverse leggi e regolamenti, che vanno rispettati sia dai cittadini stranieri che desiderano venire in Italia, sia da quelli italiani che desiderano lavorare o studiare all’estero.
Il permesso di soggiorno (o visto) può avere diverse tipologie: turismo, affari, lavoro, studio, ecc. È importante ricordare che il visto non dà automaticamente il diritto di entrare nell’area Schengen. Spetta alla polizia di frontiera alla voce frontiera (d) effettuare un controllo ulteriore e consentire o negare l’ingresso, anche se si è in possesso di un visto valido.
Per richiedere un visto per l’Italia, gli stranieri devono presentarsi fisicamente al centro per i visti del consolato italiano nel loro paese di residenza. Devono portare con sé i documenti necessari che variano a seconda del tipo di visto richiesto. Per l’elenco completo dei documenti richiesti, si consiglia di visitare il sito ufficiale del consolato italiano del proprio paese.
Per l’ottenimento del visto di lavoro, invece, si potrebbe dover effettuare un passaggio intermedio: il nulla osta al lavoro, rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione. Questo passaggio solitamente prevede la verifica della disponibilità di un posto di lavoro per lo straniero in Italia.
Gli stranieri che intendono soggiornare in Italia per più di 90 giorni devono richiedere un permesso di soggiorno. Tale permesso deve essere richiesto entro 8 giorni lavorativi dal proprio ingresso in Italia. Per soggiorni di durata inferiore ai 90 giorni, può essere sufficiente il visto Schengen.
Ricordiamo anche che l’Italia emette una varietà di visti in base allo scopo del viaggio: visti turistici, visti di lavoro, visti di studio, ecc.
È importante quindi essere ben informati prima di fare domanda per un visto. Si consiglia sempre di consultare il sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri o del consolato italiano nel proprio paese per avere tutte le informazioni complete.
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